Castelsardo
| Title: | Castelsardo |
| Data: | 14-feb-2010 |
| Description: | Castelsardo Veduta. L’immagine odierna di Castelsardo non è facile da comunicare, pure con illustrazioni eloquenti. Sono tante, come nei luoghi complessi, le sensazioni visive che si intrecciano secondo i tempi e i modi di uno sguardo dinamico, che si svolge per un’intensa correlazione tra “opposti”. Natura e artificio. Il dualismo proprio di ogni ambiente trasformato per una destinazione specializzata evidenzia i segni del processo di occupazione del sito per quanto la componente naturale emerga con forza. Vecchio e nuovo. Come risulta dalle evidenti stratificazioni, dal contrasto tra l’equilibrio delle soluzioni formali adottate nel passato e gli interventi contemporanei spesso sciatti e distruttivi. Terra e acqua. Un rapporto che conta per tutti i luoghi di mare ma che non sempre è così intensamente mutevole: specie per l’influenza rilevante del tempo, in particolare del vento che ha contribuito a determinare la configurazione di spazi interni e protetti che negano la percezione del mare di cui tuttavia si avverte sempre la presenza. Dentro e fuori/vicino e lontano ossia le variazioni che comporta l’alternarsi di uno sguardo rivolto all’interno, costretto dalla misura stretta delle strade, che obbliga a confrontarsi con cose vicine (più piccole e preziose come i decori ad intaglio nelle chiese) con uno sguardo verso l’orizzonte, esteso fino alla Corsica. Alto e basso/sopra e sotto. Una dicotomia che allude alle suggestioni mutevoli che si avvertono osservando dalle quote inferiori le muraglie connesse alle pareti rocciose e viceversa, dai bastioni in sommità, l’orlo delle scogliere che definisce il promontorio al livello del mare. |
| URI: | http://hdl.handle.net/123456789/64 |
| È visualizzato nelle collezioni: | Castelsardo
|
File in questo documento:
|
Tutti i documenti archiviati in StudiareSardegna.it sono protetti da copyright. Tutti i diritti riservati.
|